PSEUDOARTROSI SETTICHE

Qualora la pseudoartrosi fosse associata ad una sepsi, ovvero ad una infezione profonda dell’osso e dei tessuti molli adiacenti, il trattamento diventa ancor più problematico.

Esso si avvale di tecniche in due tempi in grado d bonificare dapprima il focolaio pseudoartrosico mediante l’asportazione in toto dei tessuti infetti e l’applicazione di cemento antibiotato e in un secondo momento della ricostruzione artuale mediante l’innesto di osso autologo, omologo, sostituti ossei e l’eventuale implementazione con biotecnologie (fatttori di crescita e cellule mesenchimali stromali).

FIG. 7

patologie_07.jpgPaziente affetto da pseudoartrosi settica diafisaria dell’ulna, già sottoposto a 4 interventi precedentemente.

È stata eseguita l’asportazione dei tessuti necrotici ed infetti e l’applicazione di cemento antibiotato in grado di bonificare il focolaio e creare una membrana utile nella seguente fase ricostruttiva.

Il segmento osseo è stato stabilizzato con una pacca a stabilità angolare.

Dopo circa 2 mesi il paziente è stato sottoposto a rimozione del cemento e ricostruzione mediante innesto osseo autologo prelevato dal femore e fattori di crescita ossei mantenuti in situ dalla membrana creata dalla reazione dei tessuti molli al cemento.

A 7 mesi è già possibile vedere al controllo TC la guarigione ossea ed il ripristino della continuità dell’ulna.

 

RIFERIMENTO

Prof. Giorgio Maria Calori

Viale Piave, 13

20129 Milano MI

Italy it

Tel. +39.02798809

Fax +39.02781233

CONVENZIONI

Fasi Logo ALDAI
   
ENTE MUTUO casagit logo def