PSEUDOARTROSI COMPLESSE

Nelle pseudoartrosi più complesse spesso si associano specifiche condizioni che ne complicano l’inquadramento ed il trattamento. Queste situazioni sono caratterizzate da scadute condizioni generali del paziente associate a scarsa qualità del tessuto osseo e dei tessuti moli.

Spesso è presente una grave perdita di sostanza ossea che deve essere ripristinata. In questi pazienti si possono eseguire trattamenti tradizionali quali il trasporto osseo con fissatore esterno o impiegare le biotecnologie in politerapia andando ad evitare prelievi ossei autologhi oppure potenziandone l’efficacia.

FIG. 5

patologie_05.jpgGrave pseudoartrosi prossimale di tibia con perdita di sostanza ossea. In un primo tempo chirurgico viene rimosso interamente il tessuto patologico, la ricostruzione avviene mediante la tecnica del trasporto osseo con fissatore esterno circolare tipo Ilizarov.

In un secondo tempo chirurgico, l’applicazione di fattori di crescita consente di consolidare definitivamente la tibia portando a fusione ossea il docking point (punto di arrivo del trasporto).

FIG. 6

patologie_06.jpgGravissima pseudoartrosi prossimale di femore con perdita di sostanza ossea in regione trocanterica sostituita durante precedenti interventi con cemento.

La ricostruzione è stata eseguita mediante la rimozione dei pregressi mezzi di sintesi, l’asportazione completa del cemento e dei tessuto necrotici e l’applicazione di innesti ossei di banca, fattori di crescita e cellule mesenchimali stromali.

La correzione della deformità ed il ripristino della stabilità sono stati poi raggiunti utilizzando lama-placca come mezzo di sintesi. L’evoluzione, del tutto positiva, ha condotto a guarigione il paziente con buona funzione articolare residua.

 

RIFERIMENTO

Prof. Giorgio Maria Calori

Viale Piave, 13

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